“Donne vogliose” sono ancora “sconvenienti”?

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Donne vogliose – Fino a pochi anni fa l’essere “Donne vogliose”, ovvero donne alla ricerca dell’ “amante perfetto”, desiderose di realizzare la propria “fantasia sessuale perfetta”, ha avuto una connotazione prettamente negativa.Alle ragazze di un tempo veniva insegnato che bisognava mantenersi pure per poter trovare un buon marito che si prendesse cura di loro, col quale formare una famiglia dai sani principi. Quelle che non avessero onorato la propria purezza erano additate come “poco di buono”, incapace di comportarsi da persona per bene. Senza dover andare troppo indientro, ancora oggi è lo stesso gentil sesso a scagliarsi contro quelle che, anche solo all’apparenza, si comportano da “donne vogliose” o supposte tali.  Col risultato che in molte occasioni di persona, ma sempre più spesso sui social network, vediamo spuntare insulti poco carini diretti alla (talvolta presunta) gatta morta di turno.

Odiarle, invidiarle…O altro? 

Poniamoci una domanda: oggigiorno ha ancora senso avere certi pregiudizi?

La nostra è una società sempre in movimento, dove le donne conducono uno stile di vita del tutto personale, in cui la carriera passa talvolta davanti al matrimonio. Sempre più spesso le donne si sposano tardi o non si sposano affatto.

Tra le donne è sempre più comune il desiderio di sperimentare più relazioni con uomini diversi, mentre sono in netto calo le relazioni lunghe, serie ed impegnative. In un certo senso, essere donne vogliose, capaci di esprimere i propri desideri e la propria autonomia, è diventato un simbolo della modernità.

Tra le paladine di questa “nuova donna”, come dimenticare la Samantha Jones di “Sex and the city”! Non fingere di non ricordarti! Oltre ad aver rappresentato uno dei cult degli anni Novanta, a questa serie va riconosciuto l’innegabile pregio di aver messo in luce il punto di vista delle donne sul sesso e sulle relazioni.

Anche le donne possono avere una propria autonomia al pari della figura maschile di playboy (già socialmente accettata da molto più tempo). Condurre una vita da single (anche solo per un breve periodo) si è andata confermando come una vera e propria tappa da percorrere nel processo di maturazione e affermazione di una donna. A questo punto gli insulti, ove se ne trovassero ancora, non sono forse da imputarsi più all’invidia che non alla disapprovazione? In fin dei conti spesso si invidia la donna che goda appieno la propria sessualità. Si desiderano le sue curve, il fascino, o ci si augurerebbe di  provare quello che lei dice di provare, quando invece si è bloccate dalla propria timidezza o dalle proprie convinzioni e convenzioni?

Cosa è più giusto: invidiare o odiare? 

Non c’è una risposta corretta a questa domanda, dipende da come ci percepiamo come donne e se desidereremmo raggiungere questo livello di emancipazione o preferiamo restare di vedute più tradizionali. Nel primo caso non ha senso remare contro alle donne vogliose attorno a noi come se fossero delle concorrenti. Questa non è una gara contro gli altri, ma contro noi stesse. Lo scopo è quello di  raggiungere progressivamente il grado di autonomia e disinibizione che preferiamo, osservando il comportamento delle altre traendo spunto da ciò che è diverso da noi. Aprisi alla considerazione di ciò che è diverso aiuta a migliorarsi ed anche a superare il condizionamento che deriva dai giudizi altrui (altro fattore inibitivo).

Come essere “donne vogliose” ?

Appurato che non tutte le donne vogliose vengno per nuocere, ma magari anche per insegnarci qualcosa, ecco alcuni consigli per aiutare a tirar fuori la donna vogliosa che è in te:

Non credere di essere sola: Sii consapevole che molte donne attorno a te, anche se non lo danno a vedere, pensano esattamente a quello che pensi tu, comprese le fantasie sessuali più audaci. Quindi non ti preoccupare se a volte hai paura di essere giudicata maliziosa per le tue opinioni o modi di fare, del resto abbiamo appena detto che i tempi si stanno evolvendo!

Assumi un atteggiamento più hot e sexy: se vuoi far trasparire l’audace pantera che è in te, non puoi andare in giro con vestiti sformati, atteggiamento goffo ed esalando acidità da tutti i pori. Cerca di valorizzare la tua persona e la tua personalità! Questo ti aiuterà ad essere più sicura di te stessa, permettendoti di esprimere in piena libertà i tuoi desideri più nascosti.

Prendi al volo le occasioni che ti capitano:  se hai voglia di sperimentare qualcosa, fallo! Ad esempio: se un uomo ti incuriosisce, corri a presentarti. Se vuoi assumere una nuova posizione a letto, non avere paura di dirlo al tuo lui. Se vuoi fare un viaggio da sola, non esitare a partire e se vuoi indossare una minigonna anche al lavoro non farti bloccare dalla timidezza.

Prova a seguire questi pochi consigli e azzarda una presa di coscienza della tua indipendenza, della tua unicità e capace di godere appieno del tuo presente. Se avessi altri consigli da dare o da chiedere scrivici nei commenti e saremo lieti di pubblicarli!

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Articolo di Valentina Galvan

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