Poesie d’amore “strane”…Ma efficaci!

Poesie d'amore Articoli

Le Poesie d’amore “strane”…Ma efficaci!

Poesie d'amore

Poesie d’amore

Poesie d’amore – Chi ha detto che le poesie d’amore debbano per forza essere sdolcinate e passionali?

Anche se nella maggior parte dei casi questo è il cliché a cui ci si ispira, ormai ti sarai stancato di sentire solo componimenti mielosi e sprizzanti romanticismo da ogni parola. Di leggere sempre dichiarazioni  esaltanti solo gli occhi,  le labbra, i capelli, la gentilezza, la modestia  etc. della persona amata… E di sentirti obbligato a seguire questi canoni nel caso tu voglia corteggiare qualcuno sfruttando le poesie d’amore.

Alcuni poeti hanno già pensato di andare controcorrente componendo delle poesie d’amore più “strane”, rigirando i soliti stereotipi del romanticismo.  Hanno creato dei versi all’apparenza grotteschi, ma con la capacità di catturare immediatamente l’attenzione del lettore. Dapprima stupendolo e rivelandosi buffi, per poi lasciar trasparire il romanticismo che vi si cela. Riuscendo dulcis in fundo a far cogliere implicitamente lo stato d’animo rappresentato dallo scrittore, senza perdere originalità.

  3 poesie d’amore insolite

Eccoti 3 poesie d’amore particolari che vorrei farti conoscere.

Potrebbero esserti utili come spunto per trovare dei modi non banali per dichiarare i tuoi sentimenti alla persona che ha fatto breccia nel tuo cuore.

 

  • “Pei pidocchi della sua donna”

Cominciamo con qualcosa apparentemente disgustoso già dal titolo.

Risalente al 1600, quest’opera di Anton Maria Narducci si stacca dalla tradizionale lirica amorosa dell’epoca, evitando di idealizzare la donna o cantarne la bellezza. Il poeta si diverte infatti a rappresentarla attraverso aspetti e forme inconsuete: i gesti di tutti i giorni, i suoi capricci o, come in questo caso, gli insetti che appestano il suo corpo.

L’autore contempla così la dama con caratteristiche che oggi potrebbero apparirti bizzarre, ma che nel Seicento erano realtà quotidiane: la donna in questione ha la testa piena di pidocchi per via delle condizioni igieniche dell’epoca.

Leggendo alcuni dei versi qui riportati, potrai notare che il poeta si basa su queste per costruire una serie di metafore, così da meravigliare e stupire il lettore. I minuscoli insetti sono paragonati a delle pietre preziose che l’amata si sta delicatamente rimuovendo dalla testa.

 

Sembran fere d’avorio in bosco d’oro

Le fere erranti onde sì ricca siete;

anzi, gemme son pur che voi scorete

da l’aureo bel crin natio tesoro;

 

O pure, intenti a nobile lavoro,

così cangianti gli amoretti avete,

perché tessano al cor la bella rete

con l’auree fila ond’io beato moro […]

 

Se hai intenzione di scrivere una poesia alla persona che ti piace, forse parlare dei suoi parassiti non è l’idea migliore… Ma potresti comunque creare dei versi coi quali esaltare alcuni particolari della sua vita di tutti i giorni. In tal modo dimostrerai che sei interessato e dai valore a ciò che fa.

 

  • “Dichiarazione” di Tibur Kibirov 

Il breve testo di questo componimento è il seguente:

Ti voglio dire,
che ti voglio
dire, che ti
voglio dire, che
voglio dirti, che
ti voglio dire,
che ti voglio.

L’autore in questo caso ha usato molte meno metafore di quelle della poesia precedente.  Una semplice frase ripetuta e scomposta in modo da creare dei giochi di parole e di significato. Con questo escamotage il poeta è riuscito a riprodurre il tentennamento e l’incertezza che si hanno nel confessare i propri sentimenti a qualcuno. Senza comunque perdere di vista l’importanza di quello che si vuole comunicare. Nel caso tu sia a corto di parole, uno stile del genere potrebbe esserti utile. Prova a puntare tutto su poche frasi ma di grande impatto . Sicuramente verranno recepite con più efficacia.

 

  • “Ho sceso dandoti il braccio”

Gli ultimi versi di questa famosa poesia di Montale recitano così:

[…] Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio

non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.

Con te le ho scese perché sapevo che di noi due

le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,

erano le tue.

 

Il poeta l’ha dedicata alla defunta moglie soprannominata “mosca” a causa della sua miopia piuttosto accentuata che la costringeva a indossare lenti molto spesse.

Traendo ispirazione da questo testo potresti scrivere una poesia per esaltare una caratteristica peculiare della persona a cui vuoi dedicarla che, nonostante ai più possa sembrare un difetto , per te non lo è ed anzi, lo ami poiché dona maggiore unicità a quella persona.

 

E TU? Hai mai sentito qualcuna di queste poesie d’amore? Raccontaci cosa ne pensi e facci sapere se ne conosci altre o se magari hai scritto anche tu delle poesie d’amore fuori dal normale…!

Se avessi ulteriori consigli da dare  o da chiedere poi, scrivici nei commenti e saremo lieti di pubblicarli.

Scrivici qui sotto cosa ne pensi e se ti piace l’articolo Condividilo!

Articolo di Valentina Galvan

 

Leave a reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.