“Ti voglio bene”: perché è importante dirlo?

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Ti voglio bene – Nella nostra quotidianità siamo costantemente immersi in una moltitudine di relazioni che possono essere per noi più o meno significative. Amici, partner, famigliari… Persone con cui abbiamo a che fare più o meno ogni giorno e che nel tempo hanno assunto un ruolo importante nella nostra vita. Se ti fermi un attimo e ti chiedi quand’è stata l’ultima volta in cui hai detto “ti voglio bene” ad un amico, al tuo partner o ad un membro della tua famiglia te la ricorderesti? Quando hai comunicato in modo aperto ed esplicito all’altra persona quanto conti per te? Se la risposta è incerta o risale a parecchio tempo fa possono esserci diverse ragioni. Scopriamole assieme!

Perché non diciamo “ti voglio bene”?

Nel tempo le persone che ci sono vicine possono diventare una presenza quasi scontata, un’abitudine. È proprio questo dare per ovvio l’esserci delle persone a cui teniamo che alle volte ci fa dimenticare l’importanza che hanno per noi. Spesso si dice che non si capisce il valore di una cosa finché non la si perde, ma perché aspettare che una persona esca dalla nostra vita per renderci conto del bene che le vogliamo? Se è passato del tempo, troppo tempo, da quando abbiamo detto “ti voglio bene”, probabilmente non è perché non si tenga abbastanza a chi ci sta vicino, ma perché gli impegni, il tran tran della vita quotidiana ci occupa completamente la mente lasciando poco spazio per pensare e dare valore al resto.

Non è però solo l’essere distratti e presi da altro il motivo per cui non si comunica all’altro ciò che si prova. Può capitare che esporsi nelle proprie emozioni sia per alcuni molto difficile. Esprimere i propri sentimenti fa sentire vulnerabili e questo non sempre è facile da accettare. Le parole “ti voglio bene” non riescono ad uscire non perché non le si provi, ma proprio perché hanno un’importanza ed un peso che costa fatica sostenere nella relazione con l’altro. Si può avere paura di non venire capiti, di fare brutta figura, di non essere corrisposti, finendo col mettere un freno al proprio sentimento.

Perché dire “ti voglio bene”?

Per superare questi ostacoli è necessario provare ad avere maggior accortezza e cogliere ogni occasione per mettersi alla prova. Se ti senti impacciato nel dire “ti voglio bene” faccia a faccia, una buona soluzione può essere quella di metterlo per iscritto. Si può approfittare di un’occasione particolare, come un compleanno o una ricorrenza, oppure farlo di spontanea iniziativa. Scrivere quali sono i propri sentimenti aiuterà ad avvicinarsi e a sciogliersi di più. Può inoltre aiutare il condividere più esperienze insieme per rinsaldare il rapporto e sentirsi maggiormente sicuri nell’aprirsi all’altro. Infine, prendersi del tempo è sempre un’ottima idea! Dare ai rapporti lo spazio fisico che meritano è la chiave per creare anche uno spazio mentale in cui ci sia posto per i “ti voglio bene” che si sono detti troppo poco.

Riuscire a dire queste tre parole comporta dei vantaggi sia per se stessi che per gli altri. Poter condividere ciò che si prova ci aiuta a sentirci più connessi con le nostre emozioni e con quelle dell’altro. Le persone che ci sono vicine avvertono il nostro affetto e questo avrà una ricaduta positiva sul rapporto in generale. È quindi importante comunicare all’altro ciò che si prova. Sono proprio le persone e la qualità delle relazioni che abbiamo con loro a fare la differenza, a dare alla nostra vita un valore aggiunto. Ecco allora che un semplice “ti voglio bene” detto in modo pensato diventa riconoscimento per qualcosa di prezioso che ci è sotto gli occhi ogni giorno ma a cui non sempre diamo il valore che merita.

E tu quante volte dici a chi ami quanto conta per te?

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Articolo di  Dott.ssa Anna Galtarossa

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