La timidezza, un comportamento incompreso

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La timidezza è un tratto della personalità che spesso non viene compreso. Una persona timida è spesso considerata poco socievole, mentre i suoi comportamenti esitanti, ritrosi ed impacciati sono dovuti solo ed esclusivamente ad un suo “blocco” emotivo.

Questi risvolti emozionali non sono innati, si sviluppano durante l’infanzia e l’adolescenza. Tra i motivi che portano all’insorgere della timidezza c’è una scarsa comunicazione con i genitori oppure una costante la paura di sbagliare, nelle parole o nelle azioni. Questo è sempre scatenato da atteggiamenti opprimenti o eccessivamente restrittivi vissuti da bambini.

Questi atteggiamenti impediscono al bambino di aumentare la sicurezza in sé stesso. Chi nasce con un carattere già pacato e tranquillo ha bisogno di essere spronato e non certo di essere represso. La persona timida teme il giudizio degli altri, proprio per questo raramente si espone in pubblico. Dentro ciascuno di noi convivono un timido ed uno sfacciato. C’è chi si vergogna e non riesce a parlare, quindi preferisce scrivere e chi è bravo con le parole ma non riesce ad aprirsi ed esprimersi quando si tratta di sentimenti.

Come affrontare la timidezza?

Una volta che si ha la consapevolezza della causa di questi comportamenti poco socievoli, non rimane che cercare il lato positivo della timidezza e farne tesoro. Partendo dalla consapevolezza di sé, bisogna puntare sulla propria forza d’animo.

La timidezza può essere un’arma vincente da sfoderare al momento giusto e con le persone giuste. I timidi solitamente sanno ascoltare ed entrare in contatto in modo empatico con gli altri, osservano molto, sono modesti, hanno una spiccata sensibilità e per tutte queste doti sono spesso ritenuti molto affidabili.

Per vincere la timidezza cerca di metterti alla prova, inizia un’attività che ti porta a fare cose che non avresti mai fatto. Puoi iscriverti ad un corso di teatro, ad una scuola di canto, di ballo o semplicemente in palestra. Basta che sia un’attività che ti faccia mollare i freni inibitori tirandoti fuori dal guscio, riuscendo ad essere semplicemente te stesso.

Timido dentro positivo intorno!

L’ambiente che ti circonda è fondamentale per il benessere psico-fisico. Sentire la sincerità e la stima delle persone che ti circondano ci aiuta certamente a rompere il guscio protettivo. Sentendoti accettato ti sarà sicuramente più naturale aprirti e parlare. A volte uno sguardo pieno di cordialità aiuta senz’altro a sentirsi più sicuri. Quando nella vita incontri persone che vogliono a tutti i costi farti sentire sbagliato, ricorda che lo fanno semplicemente perché non hanno la sensibilità di comprendere i silenzi o gli atteggiamenti.

Quando succede ti senti forzato ed è normalissimo se non riesci ad aprirti. Invece se decidi di agire per te stesso, ponendoti dei piccoli obbiettivi da guadagnare passo passo, allora sì che i risultati arrivano. Alle persone con cui ti rapporti perlopiù non interessa che tu sia perfetto, che non commetta errori nei discorsi o che ti mostri sicuro di te, è importante che tu interagisca con loro e sia partecipe. Lasciati andare e magari lasciati abbracciare, un abbraccio a volte è più coinvolgente ed esaustivo di mille parole!

 

“E l’innocenza sulle gote tue, due arance ancor più rosse!”

Molti cantanti e poeti hanno interpretato o scritto testi che parlano della timidezza. La celebre frase: “e l’innocenza sulle gote tue, due arance ancor più rosse!” di Lucio Battisti è tutt’ora una delle più stornellate. <La canzone del Sole> così come <Il timido ubriaco> di Max Gazzè raccontano di amori timidi, che al momento giusto sanno tirare fuori la forza per reagire. Per Pablo Neruda la timidezza era “una condizione strana dell’anima” mentre per Leopardi “I timidi non hanno meno amor proprio che gli arroganti”. Il rossore delle guance e lo sguardo che si abbassa sono da sempre degli atteggiamenti che fanno colpo. Quindi non sforzarti cercando di strafare, accentuando comportamenti che non ti appartengono. Risulteresti impacciato e non a tuo agio, rischiando di mandare in confusione il tuo interlocutore.

La carta vincente è sempre essere sé stessi. In ognuno di noi c’è una risorsa enorme bisogna solo capire come svilupparla e come farla emergere.

Quando la timidezza rappresenta uno scrigno che protegge il nostro animo sensibile dobbiamo prendercene cura e lasciare quella parte speciale solo a chi è disposto a capirci.

Arrossite pure, ma non lasciatevi intimidire dagli sguardi arroganti!

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Articolo di Carmela De simone

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