Associazione Padri Separati: una risorsa preziosa per chi è rimasto da solo

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Che cos’è un’Associazione Padri Separati? Per capirlo bisogna fare un passo indietro e più precisamente al momento in cui un matrimonio giunge al capolinea.

La separazione o il divorzio di una coppia sposata rappresentano un momento molto difficile da affrontare per una famiglia. Ancor più difficile quando ci sono di mezzo anche dei figli.

Sono proprio questi ultimi a subire maggiormente gli effetti della rottura tra i genitori, al punto da generare problematiche che possono protrarsi sino a rendere necessario un supporto psicologico.

E ai padri separati cosa succede? 

 

Capita molto frequentemente quando si parla di un divorzio che vengano sottovalutati gli effetti negativi e traumatici che una rottura può avere sui padri.

Negli ultimi anni è senz’altro aumentata l’attenzione alle numerose problematiche derivanti dalla separazione sul benessere fisico, psicologico e sociale dei padri separati.

  • Salute e benessere psicologico. Venendo meno il ruolo portante di “capo” famiglia, i padri si trovano a dover affrontare una situazione vissuta come un fallimento. Una sconfitta che si trasforma in un senso di frustrazione e depressione da cui difficilmente si può uscire senza un adeguato supporto.
  • Relazioni sociali. Sono più a rischio di isolamento sociale, di perdita del supporto emotivo da parte della famiglia e degli amici. La necessità di trovare una nuova abitazione, le dinamiche legate alla custodia dei figli, al loro mantenimento e i rapporti conflittuali con l’ex sono fattori che incidono sul benessere

Il difficile rapporto con i figli

É abbastanza frequente che la fine del rapporto dei genitori coincida con il cambio di domicilio da parte del padre, il quale si ritrova a vivere lontano dai figli o quantomeno a non condividere più con loro la consueta quotidianità.

Il legame tra padri e figli ne risulta prevedibilmente indebolito. L’insoddisfazione generata dalla frequenza delle visite, dai luoghi degli incontri e dall’impossibilità di partecipare a momenti importanti della vita dei figli costituisce una ferita aperta per molti uomini.

Hai bisogno di un supporto? C’è l’Associazione Padri Sparati

Per tutti coloro che si stanno separando e si ritrovano da soli, tristi, smarriti perché hanno un pessimo rapporto con la ex moglie, figli minori che non sanno come gestire o non sanno dove andare ad abitare. Fortunatamente esiste un supporto: l’Associazione Padri Separati.

Soprattutto nel corso degli ultimi anni infatti sono nate in tutta Italia molte associazioni padri separati. Gruppi che hanno come obiettivo di accogliere ed assistere dal punto di vista umano papà che vivono la drammatica esperienza della separazione, soprattutto nel caso del genitore presso cui i figli non vivono.

Le associazioni mirano a contribuire ad un sostanziale cambiamento culturale sostenendo la pari importanza della funzione educativa dei genitori e non solo quella della madre.

Attraverso di esse i papà separati possono incontrarsi e condividere la propria esperienza di separazione, esponendo le difficoltà umane, relazionali, sentimentali, economiche e legali. Sentire le esperienze degli altri aiuta a non sentirsi da solo e a ridurre al minimo gli errori.

Durante gli incontri l’accento è posto su come porre le basi, anche legali, per tutelare il rapporto con i figli e su come poter partecipare in modo incisivo alla loro educazione.

Associazione Padri Separati in Italia: breve storia

In Italia il primo centro per la paternità fu l’Istituto Studi Paternità (ISP) fondato nel 1988, con il fine di promuovere la “cultura della paternità e di tutti gli aspetti psicologici, pedagogici, sociali, biologici, storici e giuridici collegati”.

ISP è stata la culla di una serie di iniziative che si tradussero nei primi movimenti di genitori separati, tra cui nel 1993 l’Associazione Nazionale Crescere Insieme.

Il primo gruppo con la denominazione di Associazione Padri Separati nacque a Rimini nel 1991. Sull’onda del nuovo associazionismo nacque anche a Napoli nel 1992 l’Associazione “Genitori Separati” (Ge.Se.).

Gli anni seguenti videro la fondazione di parecchie associazioni di padri. Nella primavera del 1994 arrivò Papà Separati Milano – Associazione per la tutela dei diritti dei figli nella separazione e a Roma Genitori Separati dai Figli (Gesef).

Nel 1998 nacque a Napoli Papà Separati (APS) che da subito si caratterizzò per una costante diffusione in tutto il territorio, divenendo ben presto Associazione Nazionale (ANPS).

Oggi le associazioni si dividono approssimativamente in tre gruppi:

1) ADIANTUM: cartello inizialmente formato da alcune delle associazioni tra le più importanti e storiche, ora rimaste in poco più di 10. Il fine di queste è quello di unificare l’attività nazionale delle strutture dei genitori separati, per sollecitare una più efficace azione parlamentare verso la tutela della Bigenitorialità e dei minori.

2) Associazioni note a livello nazionale come Famiglie Separate Cristiane: ìFe.N.Bi, Gesef e Papà Separati Lombardia.

3) Gruppi più isolati, con un comportamento veicolato principalmente attraverso i media ed associazioni minori diffuse solo a livello locale nella stessa città in cui sono state fondate.

In che modo l’Associazione Padri Separati ti sta vicino 

L’Associazione Padri Separati segue i padri nell’iter processuale della separazione e del divorzio, affiancandoli a professionisti in grado di aiutarli a tutelare i loro diritti.

Gli interventi prevedono un sostegno legale finalizzato a informare i genitori in merito a tutto ciò che dovranno affrontare nell’iter giudiziario. Qualora lo richiedessero verranno accompagnati da legali esperti in diritto di famiglia.

Garantisce inoltre assistenza anche rispetto ai possibili risvolti psicologici di una separazione e offre a chi si associa un primo incontro gratuito con un legale ed una o più consulenze con gli psicologi a disposizione.

Durante i colloqui vengono dati consigli e suggerimenti sia a carattere legale che psicologico-comportamentale su come risolvere al meglio la propria situazione.

Affrontare i propri problemi insieme ad una persona esperta o semplicemente confrontandosi con chi ci è già passato aiuta a non sentirsi soli e scoprire come affrontare al meglio un dolore solo apparentemente senza soluzione.

E tu hai avuto esperienze con associazioni di questo tipo? Scrivici qui sotto cosa ne pensi e se l’articolo ti è stato utile condividilo!

Articolo di  Lisa Marrucci

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