- Che sentimento è la delusione?
- Da cosa nasce la delusione?
- Come ci si sente quando si è delusi?
- Che vuol dire quando una persona è delusa?
- Come comportarsi con una persona che ti ha deluso?
- Come reagire a una delusione?
- Sono stato troppo ingenuo?
- Come si fa a non diventare cinici?
- E se la delusione fosse colpa mia?
- Ho voglia di fidarmi di nuovo, ma ho paura. Che faccio?
- Ma queste serate funzionano davvero o sono solo trovate per single disperati?
Delusione: e se fosse solo l’inizio di qualcosa di molto meglio?
Ci avevi creduto. Nelle parole, nelle promesse, nei gesti che sembravano sinceri. Ti eri immaginato un finale diverso, e, invece, ti ritrovi a fare i conti con quella sensazione amara che si infila sotto pelle: la delusione.
Che sia arrivata da una persona, da una situazione o persino da te stessa/o, fa male.
Ti lascia lì, con l’ombrello rotto e quella sensazione amara che ti resta in bocca quando la realtà ti prende a schiaffi dopo che tu le avevi steso il tappeto rosso.
Tutti ci siamo passati. Ma se è vero che non possiamo controllare le nuvole, possiamo, però, scegliere come attraversare la pioggia.
In questo articolo parliamo proprio di questo: di come affrontare la delusione senza perderci, anzi, magari riscoprendo una parte di noi più forte, più saggia e con una playlist pronta per ballarci sotto.
Troverai strumenti per affrontarla e ti suggeriamo anche un modo nuovo (e inaspettato) per uscire dal loop mentale che spesso ci tiene bloccati. Spoiler: non prevede sedute infinite sul divano a rimuginare, ma magari una serata tra sconosciuti che come te stanno cercando di riscoprirsi.
Quindi, invece, di piangerci addosso, ci facciamo due risate, qualche domanda scomoda e troviamo risposte che non ti aspetti.
Pronta/o? Allacciati le cinture, si parte.

Delusione
Che sentimento è la delusione?
La delusione è come un misto tra una doccia gelata a febbraio e una torta bellissima che scopri essere di polistirolo. Ci speravi, ci credevi, ci hai pure messo il cuore e, invece, sorpresa: la realtà non ha mantenuto le promesse.
È un sentimento che assomiglia alla tristezza, ma con un pizzico di amarezza e una spolverata di rabbia. Senti come se ti avessero sgonfiato.
Ma non è solo questo: è anche un campanello, una sveglia che ti dice che qualcosa non stava funzionando davvero. È il sentimento che ti ricorda quanto avevi investito, e non parlo solo di tempo. Avevi messo sogni, parole, gesti, attese. Avevi immaginato. E quando il castello crolla, resta la polvere e un silenzio che fa rumore.
Ma anche qui c’è una buona notizia: ogni volta che provi delusione, è perché sei stato abbastanza vivo da sperare. E questo, per quanto faccia male, è segno che il tuo cuore è ancora acceso. Da lì si riparte, sempre.
La delusione, insomma, è anche un termometro di vitalità. Se non provassimo mai delusione, significherebbe che non ci importa di nulla. Ma tu sei qui e questo è già un atto d’amore verso te stesso.
Da cosa nasce la delusione?
Dalle aspettative. Dal nostro immaginare, costruire, sperare. Quando la realtà non si allinea al film mentale che avevamo diretto con tanto entusiasmo, ecco che la delusione entra in scena. A volte nasce da fraintendimenti, altre da promesse non mantenute. Ma, spesso, è un cortocircuito tra ciò che credevamo e ciò che è.
Una relazione che pensavi fosse sincera, un’amicizia che dava segni di cedimento, una possibilità che sembrava concreta e poi svanisce come neve al sole. Eppure, l’origine non è da demonizzare. Avere aspettative è umano, è il motore che ci spinge verso le cose belle. Quello che possiamo fare è affinare il nostro radar. Imparare a non fare film con cast scelto da noi ma sceneggiatura scritta da altri. Perché la delusione nasce anche dall’aver ignorato segnali chiari.
Ma nessun dramma: anche questo fa parte dell’esperienza. Fa parte della crescita, della maturazione affettiva. Le nostre aspettative parlano di noi, della nostra storia, dei nostri desideri. Conoscerle meglio è un regalo che possiamo farci, anche quando sembra che tutto sia andato storto.
E il consiglio è di imparare a lasciare andare. Si proprio così, ad aver fiducia nella vita. Le aspettative sono naturali, ma impariamo ad accettare come possono andare le cose, comunque con gratitudine. Come si dice “Se va bene, vinco; se va male, imparo”. Ecco, con questa attitudine, ogni esperienza sarà arricchente per la nostra crescita personale, perché impari a conoscerti e a capire quello che ti fa stare bene.
Come ci si sente quando si è delusi?
Come dopo aver fatto un salto convinti che sotto ci fosse un trampolino e, invece, c’era il vuoto. Ti senti scosso, vulnerabile, a volte anche stupido. Ma ehi, sei in buona compagnia. Delusione fa rima con emozione, e le emozioni ci ricordano che siamo vivi. Il segreto non è evitare la delusione, ma non farla diventare il tuo domicilio emotivo. Sentila, vivila, ma poi saluta e vai oltre. Anche con una bella uscita tra amici nuovi, magari conosciuti su Oj Eventi Single.
La verità è che ogni delusione ha il potere di scatenare una tempesta dentro di noi. Ti lascia nudo, ti fa mettere in discussione tutto. Ma è anche un momento di grandissima lucidità, se hai il coraggio di restarci dentro quanto basta per ascoltarti davvero. Quando ti senti deluso, il rischio è quello di voler reagire subito, di cercare spiegazioni o vendette.
In realtà, quello che serve è solo un po’ di gentilezza verso te stesso. E magari un contesto diverso, dove nessuno sa quello che hai appena vissuto, ma tutti sono pronti ad accoglierti con un sorriso sincero.
Che vuol dire quando una persona è delusa?
Vuol dire che aveva creduto. Che aveva dato valore a qualcosa o qualcuno. E questo non è da sciocchi, è da coraggiosi. Chi resta deluso ha scommesso, ha investito. Certo, ora magari ti senti come se avessi perso tutto al casinò, ma datti tempo e ti renderai conto da solo che avrai guadagnato qualcosa di più prezioso: esperienza. La delusione non è un cartellino rosso nella partita della vita, è solo un richiamo all’attenzione. Serve a diventare più lucidi, non più freddi.
Spesso diciamo “mi ha deluso”, come se fosse una colpa altrui. Ma in realtà, la delusione parla soprattutto di noi, delle nostre speranze, delle nostre aspettative. Una persona delusa è una persona che ha fatto spazio dentro di sé per qualcuno o qualcosa e si è ritrovata con quel vuoto ancora lì, non colmato. Ma proprio quel vuoto può diventare fertile. Può essere il luogo dove far crescere nuove scelte, più allineate, più sane. Serve solo un po’ di tempo e qualche occasione per rimettersi in gioco.
Come comportarsi con una persona che ti ha deluso?
Non c’è una formula magica, ma la prima cosa da capire è: cosa vuoi tu? Vuoi chiarire, perdonare, allontanarti? Tutte opzioni valide, ma scegli con lucidità e non con il sangue che ti ribolle in testa.
È sempre cosa buona far sbollire i sentimenti del momento prima di decidere e, quindi, prendere una pausa. Non c’è scadenza per i tuoi sentimenti.
Quando senti che è il momento di affrontare la situazione, fallo con parole oneste, non con accuse. Ricorda: anche chi ti ha deluso è una persona con le proprie paure, limiti e storie non raccontate.

Delusione: perdere la lucidità
La cosa difficile è distinguere tra chi ha fatto un errore umano e chi ha mostrato la sua vera natura. E qui serve ascoltare non solo quello che dicono, ma come ti senti tu quando ci stai insieme. Ti rispetta? Ti ascolta? Ti fa sentire vista/o? Se le risposte sono no, allora la delusione è solo il segnale che ti serve per fare spazio a relazioni migliori.
E se vuoi distrarti, rigenerarti o anche solo ridere un po’, ecco l’idea: partecipa a un evento di Oj Eventi Single, dove nessuno pretende niente e tutti hanno almeno una storia simile alla tua.
Come reagire a una delusione?
Inizia dal corpo. Esatto, il corpo prima della mente. Fai qualcosa che ti faccia sentire presente: una camminata, una corsa, anche solo una doccia calda con la tua playlist preferita.
Poi siediti con te stesso e scrivi. Non serve essere scrittori, basta essere sinceri. Cosa è successo davvero? Cosa hai provato? Cosa ti aspettavi? Rileggi tutto, senza giudicarti. È un atto di liberazione.
E poi, muoviti verso qualcosa di nuovo. Anche piccolo: una pizza in un posto mai provato, una telefonata a quell’amico che non senti da un po’, una serata dove non conosci nessuno.
La reazione più sana alla delusione è non trasformarla in gabbia. Può essere un trampolino, se le dai il significato giusto. Nessuno dice che sia facile, ma è possibile. E se proprio vuoi cambiare energia, puoi provare una serata diversa, dove rimetterti in gioco con la mente sgombra da tutto.
Non devi tornare subito a fidarti, basta che torni a vivere.
Sono stato troppo ingenuo?
Forse sì. Ma meglio essere stati ingenui che vivere di sospetto. L’ingenuità non è un difetto: è il segno che ti sei affidata/o, che ti sei aperta/o.
E sai una cosa? Serve tantissimo coraggio per farlo.
Chi non rischia mai di essere deluso, spesso non si concede nemmeno la possibilità di vivere qualcosa di bello. E sicuramente la prossima volta magari starai più attenta/o, ma non smettere di essere generosa/o.
L’ingenuità è solo fiducia senza esperienza. E con il tempo, diventa saggezza.
Essere stati ingenui non significa essere stati sciocchi. Significa, semmai, aver creduto nel bene. E anche se a volte questo ci fa cadere, è anche ciò che ci permette di rialzarci più forti, più consapevoli.
Se ti accorgi di aver dato troppo, impara a dosare. Ma non chiuderti. Inizia a costruire un nuovo modo di fidarti. Magari proprio in contesti leggeri, dove puoi sperimentare nuovi incontri senza troppe aspettative. Una serata spensierata, per esempio, può essere un buon punto di partenza. Non per trovare l’anima gemella, ma per ricordarti che sei ancora capace di ridere e di aprirti.
Come si fa a non diventare cinici?
Il cinismo è una tentazione potente, soprattutto dopo una delusione. È quel vestito nero che ti metti per proteggerti: elegante, pratico, ma che alla lunga ti fa sentire spento.
Diventare cinici è facile, basta smettere di credere. Ma vivere da cinici è una condanna lenta: tutto ti sembra una fregatura, niente ti emoziona davvero. Allora come si fa a resistere? Coltivando la curiosità. Restando aperti. Facendo domande, invece, di giudicare. Ridendo anche di noi stessi.
Il primo antidoto al cinismo è la leggerezza. Non quella superficiale, ma quella profonda, che sa che le cose vanno e vengono; che a volte si perde, a volte si vince e sempre si impara.
Riconoscere i momenti difficili senza farli diventare la regola è un atto di forza. E poi circondati di gente che ha voglia di vivere, di creare, di condividere. Persone che, come te, hanno avuto delusioni, ma scelgono comunque di rimettersi in gioco. Sai dove puoi trovarle? A un evento per single, sì, proprio così. Prova un aperitivo o una serata a tema e lascia il cinismo a casa, per una sera.

Una serata per superare la delusione
E se la delusione fosse colpa mia?
Può darsi. E sai che c’è? Non è nemmeno così terribile. A volte idealizziamo, proiettiamo, leggiamo nei gesti degli altri quello che speriamo di trovarci. Succede. E quando ci accorgiamo che le cose non erano come pensavamo, ecco la mazzata. Ma, riconoscere di aver avuto un ruolo nella nostra delusione non ci rende deboli, ci rende responsabili. Ed è proprio la responsabilità che ci dà il potere di cambiare. Non per punirci, ma per evolvere. Per imparare a leggere meglio le situazioni, ad ascoltare di più la nostra pancia, a fidarci non solo del cuore, ma anche di un sano istinto di autoprotezione.
Assumersi la propria parte di responsabilità non vuol dire colpevolizzarsi, ma fare un passo indietro per vederci meglio. Se la delusione è anche un po’ colpa nostra, allora possiamo evitarla la prossima volta. E, nel frattempo, mentre impari a conoscerti meglio e a ricalibrare il tuo modo di relazionarti, concediti esperienze nuove. leggere, stimolanti, magari un po’ folli.
Ho voglia di fidarmi di nuovo, ma ho paura. Che faccio?
Innanzitutto, sappi che è normalissimo. La fiducia, dopo una batosta, è come un muscolo dolorante: ha bisogno di essere riscaldata, allenata, ma senza forzature.
La paura è lì per proteggerti, non per paralizzarti. Ascoltala, ma non darle tutto lo spazio. Ripartire non significa buttarsi a capofitto, ma aprire uno spiraglio.
Può essere una conversazione leggera, un gesto gentile, un appuntamento in cui non metti in gioco tutta te stessa, ma solo un sorriso. Fidarsi è un regalo che fai prima di tutto a te: ti ricorda che meriti di vivere relazioni vere, non solo sospetti e difese.
Se ti senti bloccata/o, inizia dalle cose semplici. Incontra gente nuova, ma in contesti leggeri, dove nessuno ha aspettative su di te e tu non devi dimostrare nulla.
Magari con una cena a sorpresa, un laboratorio creativo, una passeggiata tra sconosciuti. che sono lì solo per condividere un’esperienza. Oj Eventi Single propone occasioni perfette per fare questo piccolo grande passo.
Piano piano, ti accorgerai che la fiducia non torna tutta insieme. Torna a gocce. Ma ogni goccia conta.
Ma queste serate funzionano davvero o sono solo trovate per single disperati?
Spoiler: sono piene di gente vera, divertente e sorprendentemente normale.
Nessuno ha il cartello “aiutatemi sono solo”, ma tutti sono lì per dire: “Ehi, ho voglia di qualcosa di diverso”. E sai qual è la magia? Che quando esci da casa e ti concedi il lusso di ridere con qualcuno che non conosci, cambia tutto. Non devi trovare l’anima gemella entro la mezzanotte, ma magari trovi te stesso in una versione nuova. E fidati: è già tanto.
Sembra banale, ma anche solo uscire e sapere che intorno a te ci sono persone che stanno vivendo le stesse emozioni, le stesse incertezze, gli stessi alti e bassi, cambia la prospettiva. La solitudine non è più un muro, diventa un ponte. Non servono i fuochi d’artificio, basta una buona chiacchiera, una connessione sincera, anche solo per un attimo.
Le serate egli eventi per single non sono un rifugio per cuori infranti, ma uno spazio per cuori che hanno deciso di battere ancora.
Bonus Track: cosa puoi fare con Oj Eventi per sentirti di nuovo parte del gioco
Su Oj Eventi trovi un mondo da esplorare: dal trekking al teatro, dal vino all’arte. Se vuoi sentirti vivo, connesso e un po’ meno bloccato nel loop delle serie TV, dai un’occhiata.
Le attività sono pensate proprio per chi vuole rimettersi in circolo, senza troppe pressioni. Niente speed date forzati, solo esperienze che ti fanno dire: “ci voleva proprio”.
E sai cosa succede quando giochi con persone nuove? Che ti dimentichi di essere stato deluso. Torni a essere curioso. E la curiosità è il primo passo per la rinascita. Perché in fondo, ogni delusione è solo una porta verso qualcosa di più adatto a te. E magari quel qualcosa inizia con un “Ciao” detto a qualcuno che non avevi mai visto prima.
E tu, come hai superato una grande delusione? Faccelo sapere nei commenti
Articolo di Chiara Rulli